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Il diario di Fadwa Ben Karim

Un mese dopo il suo sbarco negli Stati Uniti, la nostra Fadwa Ben Karim può fare il primo bilancio della sua esperienza al college di Odessa, in Texas. La pitcher utility della Sacco Legnano inizia così un diario, che aggiorneremo nelle prossime settimane, seguendo la sua avventura oltreoceano.

“Inizialmente ero un po’ preoccupata per via del lockdown in Italia, che non ci ha permesso di allenarsi adeguatamente. Ho provato a sfruttare il campo finché era possibile, ma negli ultimi due mesi prima della partenza ho solo corso e fatto qualche esercizio a casa. Una volta arrivata qui però ho visto che non c’era molta differenza con le altre ragazze a livello di preparazione atletica. Abbiamo ripreso quasi subito con allenamenti in campo 6 giorni su 7, per 4 ore”.

“Mi dispiace non aver potuto giocare subito le prime partite a causa di una tendinite al braccio. Mi hanno messa comunque a lanciare due o tre inning a weekend. Tutto sommato me la sono cavata in pedana, anche con l’aiuto della difesa. Le squadre che abbiamo incontrato erano abbastanza forti. Le partite arrivavano ad essere molto tirate, ma per ora ne abbiamo vinte 6 su 8”.

“Sinceramente ciò che mi aspettavo riguardo al livello rispecchia quello che poi ho trovato. Le squadre sono molto buone e c’è tanta competizione anche fra le compagne, siamo in venti e i posti in campo disponibili nove. Meglio così, perché mi viene ancora più voglia di allenarmi”.

“Quello che non mi aspettavo è che qui prestassero così poca attenzione all’alimentazione. Si sa che negli USA è pieno di fast food, ma credevo che, in un luogo dove vivono soprattutto atleti, ci dessero del cibo salutare, perché penso che fare sport senza seguire una dieta abbastanza sana sia controproducente. In più i miei genitori sono entrambi diabetici e mio padre ha avuto problemi con il colesterolo, perciò sono abituata a mangiare sano in casa. Adesso sto cercando di cucinare da sola quando la caffetteria del college non propone delle scelte adatte a me”.

“Per quanto riguarda il softball, sto imparando a lanciare con gli effetti. Sto correggendo il mio movimento della battuta e ovviamente altre piccole cose come la corsa sulle basi che viene spesso sottovalutata, ma che può fare la differenza in alcune situazioni di gioco tirate. Voglio imparare tutto ciò che mi possono insegnare, al momento sto pensando a crescere sportivamente e non solo. Il rapporto con compagne e allenatore è buono. Sono disponibili e gentili, anche se non è sempre facile comunicare per via della lingua”.

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