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Gombikova

Gombikova: “A Legnano sono felice”

Weekend di riposo per la Sacco Legnano, che chiuderà la regular season di Serie A2 di softball tra una settimana sul campo di La Loggia. Nello scorso weekend la doppia vittoria ottenuta con il Supramonte ha portato la firma anche di Miriama Gombikova, che ha parlato al sito ufficiale del club.

“Sono arrivata a Legnano a fine luglio, mettendomi subito a disposizione di coach Fernandez. Che caldo fantastico che ho provato appena arrivata. Ho
ho 25 anni e vengo da Trnava, in Slovacchia. Sono una studentessa dell’Università di Vienna e sto conseguendo il mio master in Economia e Società dell’Asia orientale. La mia laurea triennale è in lingua giapponese.
Gioco a softball da 17 anni nel mio club di casa a Trnava, ma negli ultimi 5 anni ho giocato nell’Extraliga Ceca (prima divisione, l’equivalente della nostra A1) con la squadra di Praga, gli Storms. Ho anche trascorso la stagione 2018/2019 a Kyoto, in Giappone, dove ho fatto parte della squadra dell’Università di Ryukoku, nella prima divisione del campionato giapponese. Inoltre mi piace anche disegnare”.

Gombikova ci ha raccontato perchè ha scelto l’Italia. “Dopo l’infortunio non ero nemmeno sicuro che avrei iniziato la stagione e i medici mi hanno detto che non avrei mai più fatto sport. Ma grazie ai miei fisioterapisti e al programma di riabilitazione, sono tornato ad avere la speranza e poi la possibilità di ricominciare a giocare. Durante lo scorso inverno ho ricevuto un paio di offerte dall’Italia, poi ho conosciuto lo scout che opera nell’Est Europa per conto del Legnano e che a febbraio ha fatto provinare una giocatrice che conosco molto bene sempre per il Legnano. Ho apprezzato il loro modo di proporsi molto professionale e serio così come l’avermi messo sin da subito a disposizione lo staff del prof. Stefano Frassine. Dopo tutto questo è stato facile scegliere”.

Non si è trattato di un infortunio da poco. “Al termine della stagione 2019 in Giappone ho iniziato a sentire un dolore acuto alla schiena, che continuava senza sosta e arrivava al punto in cui non riuscivo a sedermi o a piegarmi, ho fatto una risonanza magnetica che ha mostrato una grande erniazione del disco su una delle mie vertebre. Come ho detto, i medici mi dissero che non avrei mai più fatto sport e furono sorpresi che fossi in grado di camminare. Rifiutai di accettare la possibilità di non fare più sport, così supportata dai miei fisioterapisti iniziai un intenso e doloroso programma di riabilitazione e terapie, che in 2 mesi circa mi permisero di ricominciare a sperare nuovamente di tornare in campo”.

Il peggio però ora è passato: “Direi che sono tornata nella mia condizione normale di base, posso allenarmi con gioia e senza dolore, ma devo fare ancora molta attenzione e fare la riabilitazione. Il mio lancio sta migliorando, ma non ho ancora raggiunto la mia velocità abituale che è intorno alle 65 mph. Mi sento veramente meglio, la palla inizia a ruotare meglio anche grazie al lavoro quotidiano con il pitching coach della Sacco, e poi anche nel box comincio a divertirmi, mi mancava il poterlo fare! Poi domenica scorsa sono riuscita a tirare quasi una partita intera (10 K 5 valide concesse e 4 su 8 nel box di battuta, ndr)”.

“Vivere con il dolore cronico non è stato affatto divertente. Ma l’intera esperienza mi ha reso molto grata di poter vivere normalmente, allenarmi e giocare di nuovo qui a Legnano, ora ricomincio ad essere felice. Che voto mi darei? Probabilmente un 6 per aver lasciato che il dolore andasse avanti troppo a lungo, un 9 per aver avuto la forza di ricomincare e un 10 per aver accettato la sfida del campo assieme alla Sacco Legnano”, ha aggiunto.

Legnano è l’ideale e lo ha già capito. “Offre ai suoi giocatori condizioni per allenarsi e concentrarsi sul softball molto buone e molto vicine ai top team europei. Penso anche che la Sacco abbia una squadra di giocatori molto forti, quindi l’atmosfera generale della squadra durante gli allenamenti è buona. A causa della brevità della stagione è tutto molto compresso, anche se io non ho ancora giocato molte partite, le giornate di gioco o le trasferte sono molto ben organizzate, il che credo permetta ai giocatori di concentrarsi maggiormente sul gioco. Speravamo e ancora tenteremo di agganciare i play off, vedremo. Ci proveremo sino alla fine!”.

“Il mio obiettivo principale è quello di finire il mio Master l’anno prossimo. E poi spero nel softball. Grazie a chi mi dato l’opportunità di tornare in campo”, ha concluso.

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