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Davide Barco

Davide Barco: “Il baseball mi ha sempre affascinato”

Davide Barco, famoso illustratore che ha lavorato con NBA e MLS, ma anche ESPN, Sports Illustrated, New York Times, Adidas, Red Bull, FIP, Juventus e Milan, quest’anno ha festeggiato con noi la promozione in serie B del Legnano Kemind con un’immagine che ha fatto il giro del web.

Lo abbiamo quindi intervistato per ripercorrere la sua carriera ma anche capire qual è il suo rapporto con il baseball e che cosa augura alle nostre squadre.

Come è iniziata la tua carriera da illustratore?

La mia carriera da illustratore è iniziata nel 2015 quando a seguito di una serie di colloqui andati male ho deciso di dedicarmi a quella che fino ad allora era solo una passione e niente di più. Prima lavoravo come art-director in agenzie pubblicitarie, poi appunto dopo aver dato le dimissioni per cercar fortuna all’estero ed essere tornato con un pugno di mosche, ho deciso di ricominciare partendo dalla mia passione per il disegno (ne ho parlato anche nel mio TEDx nel 2018).

Hai un’illustrazione preferita delle tante che hai creato?

Curandole tutte molto, o per un motivo o per un altro, sono affezionato a quasi tutte, ma diciamo che quella che al momento ritengo la mia preferita è quella fatta per la cover di Sports Illustrated Kids sulla Golden Age dello sport.

Qual è il tuo rapporto col baseball?

Il baseball mi ha sempre affascinato perché è una delle “bandiere” dello sport americano ed essendo io innamorato degli USA ne subisco un po’ il fascino, forse anche grazie alla narrativa cinematografica. Ma il mio cuore è completamente dedicato al basket NBA.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Diventare papà. Per quanto riguarda il lavoro invece non uso più il termine “sogno” perché, per esperienza diretta, un cliente o un progetto che si è sempre sognato, può trasformarsi in un incubo, quindi ormai da un pezzo uso il termine “obietto lavorativo”.

Che cosa ti senti di augurare alle ragazze e ai ragazzi delle nostre squadre?

Mi sento di augurare l’obbiettivo massimo, ovvero di divertirsi, che è lo scopo principale. La vittoria se soffocata da ansie e pressioni porta solo ad un breve momento di serenità, se invece ci si diverte, anche una sconfitta può essere presa in maniera positiva.

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