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Fadwa Ben Karim diary, terzo capitolo

Terzo capitolo del diario negli Stati Uniti della nostra Fadwa Ben Karim che prosegue la sua esperienza al college di Odessa, in Texas. “Ormai sono 3 mesi che sono qui, mi sto abituando allo stile di vita americano, anche se un po’ mi manca casa, la mia famiglia, i miei amici e il nostro campo a Legnano, ma soprattutto il cibo (ride, ndr)”.

“In campo sto migliorando, poiché ci alleniamo quasi tutti i giorni e nelle partite riesco a lanciare piuttosto bene. Ad esempio questo weekend ho lanciato due partite contro una squadra buona in attacco e abbiamo preso solo due punti sia la prima che la seconda partita. Purtroppo non posso dire lo stesso per quanto riguarda l’attacco e la difesa in esterno centro poiché i lanciatori qui lanciano e basta in partita, anche se io mi alleno a fare tutte e tre le cose”.

“Io non festeggio Pasqua, io e la mia famiglia siamo musulmani. Un po’, però, mi è dispiaciuto non essere con loro, perché fino a qualche anno fa, siccome era Pasqua nessuno lavorava e io ero a casa da scuola, quindi ci ritrovavano con i miei cugini e andavamo al lago oppure grigliavamo tutti insieme”.

“La vera sfida per me, comunque, comincia oggi, perché inizia il ramadan. Ciò vuol dire principalmente non bere e non mangiare dall’alba fino al tramonto per un mese. Considerate le temperature e la quantità delle ore da spendere in campo, sono un po’ preoccupata, ma da noi si dice che se lo fai con il cuore, poi Dio ti darà la forza di arrivare fino alla fine. Ovviamente mi allenerò magari in una maniera un po’ meno intensa, ma mi allenerò lo stesso. Inoltre, so che molti importanti atleti musulmani lo fanno e questo mi motiva di più”.

“Con i miei genitori e i miei amici mi sento in genere la mattina in videochiamata per via del fuso orario, anche se mia mamma quando si sveglia alle 5 del mattino per pregare, mi chiama quando da me sono le 10 di sera”.

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