
Sfuma il sogno della finale A2
Che serie, quella tra La Sacco Legnano e la Sestese squadra retrocessa nello sorso campionato dalla A1, 5 gare di cui 4 al cardiopalma e di queste 3 al tie break con un solo punto di scarto tra le due contendenti, la quarta in parità sino al sesto e la bella invece che ha visto prevalere la maggior esperienza delle fiorentine.
Gara 3 riservata ai pitcher italiani era ritenuta da tutti la gara
chiave, la Sacco schiera da subito la diciannovenne e nazionale juniores
Fadwa Ben Karim (supportata nella rotazione dalla mancina Fabiana
Fabrizi e da Sabrina Monti), la Sestese contrappone la trentanovenne
pluridecorata ed ex azzurra campionessa d’Europa Mara Papucci.
Tutto
esaurito al softball field di Sesto Fiorentino, la tensione è
altissima, e a farne le spese sono le giovani biancorosse che in pochi
inning si ritrovano sotto per 3 a 0, ma il carattere e la classe delle
mai dome legnanesi fanno si che grazie ad un chilometrico fuoricampo di
Carlotta Andorno da un punto ed ad una notevole concretezza nel box e
sulle basi si arrivi in breve al pareggio.
Al quinto inning lo staff
medico richiede l’intervento dell’ambulanza per un malessere di Manu
Fabrizi (750 m.b. sino a quel momento) che verrà poi dimessa la mattina
successiva e riportata immediatamente a Milano.
Al settimo inning gran triplo di Martina Maruzzi che consente di segnare il punto del momentaneo vantaggio.
Al cambio campo una contestatissima base ball ed una imprecisione
difensiva consentono alla olandese esterno centro della nazionale dei
Paesi Bassi alla recenti qualificazioni olimpiche Chantal Versluis di
siglare il punto del pareggio, quattro pari ed si va nuovamente al tie
break.
Legnano non ne aveva mai perso uno, ma questa volta non
accade nulla, nessun gioco riuscito ed il corridore rimane bloccato sul
cuscino.
Al cambio di campo lo staff biancorosso metti in atto tutte
le strategie possibili che paiono funzionare sino a quando quella che
pareva essere la palla per una semplicissima eliminazione in prima base
dalla pedana di lancio si trasforma in un tiro mal calibrato che
consente alle fiorentine di segnare il punto della vittoria, 5 4 il
finale.
In gara 4 da subito tutti i pitcher della Sacco Legnano
pronti per la rotazione (Fabrizi, Monti, Andorno, Ben Karim), rotazione
che ha subito importante variazione non potendo schierare quello che per
tutto il campionato è stato il partente di gare 2 Guenda Fracassi,
bloccata in Spagna per un importante master universitario.
In pedana per le fiorentine il pitcher olandese Ginger Dee Weert proveniente dal team olandese delle Sparks.
L’alternanza di risultato è continua, le strategie dello staff con i
continui cambi in pedana frenano le mazze toscane anche se con qualche
basi ball di troppo che alla fine risulteranno decisive, mentre le
legnanesi per nulla intimorite dai missili della oranje Dee Weert
salgono nel morale e nel numero delle valide, che alla fine risulteranno
superiori a quelle delle toscane.
Parità assoluta sino al sesto, 4 a
4, pareggio ottenuto con il secondo fuoricampo della giornata di
Carlotta Andorno, dopodiché l’ennesima contestatissima base ball a
Versluis e qualche imprecisione difensiva permetteranno alla Sestese di
segnare i punti per il definitivo 7 4.
Gara 5 propone il duello
Dee Weert, Ben Karim che sia in fase di riscaldamento che dopo i primi
lanci appare in pieno controllo della situazione, ma forse complici gli
errori difensivi da subito sul primo facile out non concluderà
positivamente la gara così come i successivi rilievi.
Nonostante
tutto partita risulta ancora aperta sino al terzo inning, quando sul due
a zero per le padrone di casa le ragazze di Aguiar con le ultime
energie nervose rimaste riuscivano con un ottimo turno di battuta a
riempire le basi con un solo eliminato senza però poi andare a punto.
Dall’inning successivo in poi, sarà notte fonda per le legnanesi, la
Sestese prenderà il largo ed il tutto si concluderà con il risultato di 7
a 0 alla 5° ripresa.
Che dire a conclusione di questa serie, certamente che a passare il turno è stata la squadra maggiormente strutturata, esperta e con due straniere a roster, ma la Sacco Legnano è apparsa squadra dal futuro certo e con uno staff tecnico di caratura internazionale, da inserire nei libri di testo la straordinaria gestione dei cambi e la rotazione perfetta dei lanciatori nonché il discorso alla squadra del manager Armando Aguiar alla squadra al termine di gara 5.
Complimenti infine alla nuova dirigenza legnanese per non aver abboccato alle sirene del vincere senza programmazione, infatti con il senno del poi, sarebbe bastato veramente un nulla per salire di categoria e riconquistare la serie A1, con 1 o forse due straniere in campo non ci sarebbe sicuramente stata storia, ma ancora una volta la scelta è caduta sulla prosecuzione del progetto che vede al primo posto lo sviluppo tecnico e mentale di questo fantastico gruppo di neo ventenni che ne siamo certi a breve faranno parlare di loro e per lungo tempo.