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Intervista a Chicco Pisi, direttore area softball

Sacco Legnano, formazione di Serie A2 Softball

Q: Direttore, finalmente. È passato un anno dal suo nuovo incarico e questa è la prima intervista, come mai?
C.P: Nessuno di noi operativi si è concesso facilmente, solo il presidente ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Tante le cose da fare che ci hanno completamente assorbito.

Q: Mi permetta un salto temporale: 10 anni fa era ai vertici del batti e corri italiano, Nazionale, Direttivo CNT, Responsabile Nazionale Scouting, poi improvvisamente lo stop e le dimissioni da tutti gli incarichi, come mai?
C.P: Grazie della domanda, in molti me lo hanno chiesto. Avevo dedicato 35 anni della mia vita al “vecchio gioco”, senza fermarmi mai e quando decisi di inviare le lettere di dimissioni ero stanco e senza più quel mordente ed entusiasmo che mi avevo sempre accompagnato, da qui la decisione di dire basta.

Q: Lei è stato un dei pochi tecnici italiani relatore ad una convention all’estero (Paesi Bassi) nonché esaminatore per conto del CNT nella valutazione dei tecnici italiani. Come valuta il settore tecnico oggi?
C.P: Il livello di base sta migliorando così come quello intermedio, mentre con l’avvento dei tecnici stranieri si è sicuramente alzato il livello al vertice, in compenso il materiale umano è diminuito considerevolmente, lei pensi che negli anni 90 le selezioni nazionali (attuali try-out) under 19 e 21 softball vedevano la convocazione di circa 250 atlete all’anno, mentre già nel 2004 le selezioni vennero effettuate su di un numero pari a 48!
Da qui la necessità di ridisegnare le strategie nazionali e a livello di club per invertire la rotta e far nuovamente aumentare le categorie d’ingresso, ma questo argomento lo tratteremo un’altra volta.

Q: Veniamo al Legnano, come procede la riorganizzazione dei settori?
C.P: Benissimo direi, abbiamo da poco superato quota 110 iscritti, anche se al momento il maschile ci sta dando riscontri migliori del femminile. Il trend però è in continua crescita.

Q: Quali sono gli obiettivi principali?
C.P: In primis, attraverso iniziative anche di carattere sociale, far sentire la nostra presenza in modo massiccio nei confronti dei legnanesi e della città, quindi l’indispensabile sviluppo del settore giovanile e l’organizzazione di eventi che coinvolgano  la città  a 360°. Inoltre lo sviluppo di sinergie importanti con altre realtà regionali vedi Milano 46 col softball ed extra regione per quanto riguarda il baseball in fase di conclusione.
Per quanto riguarda il baseball, che da poco ha finalmente un nuovo Direttore responsabile (Igor Zampieri), stiamo coprendo quasi tutte le categorie giovanili, e la serie C – anche se un po’ in ritardo – è un treno che non vuole sapere di fermarsi.
Per il softball cercheremo di avvicinarci il più possibile alla zona playoff e se li conquisteremo sarà una successo straordinario, considerando che un anno e mezzo fa non esistevamo più.
Non dimentichiamo poi il tema dell’ammodernamento delle infrastrutture, argomento che sta molto a cuore al Presidente ed al suo gruppo.

Q: In effetti il team di A2 è molto giovane
C.P: Certo, è una squadra futuribile alla quale nulla è precluso ma che dovrà lavorare tanto ed in silenzio per ottenere dei buoni risultati in futuro. Io sono ottimista. Questo team avrà un futuro importante, ma solo se saprà continuare a lavorare duro ed avere poi molta pazienza, nulla si inventa dall oggi al domani.

Q: Uno staff tecnico nel softball di livello altissimo
C.P: Certo, se vuoi la crescita del gruppo lo devi affidare a tecnici capaci, e loro lo sono.

Q: Bandini, però
C.P: Sì, Bandini ha chiesto ed ottenuto di lasciare il Legnano, peccato. Come ho sempre detto alle ragazze chi veste la nostra divisa deve saper aspettare, avere senso di appartenenza e nel momento giusto farsi trovare pronto.
Auguro ad Eleonora di trovare nel suo club di appartenenza quegli stimoli che Legnano non è riuscito a darle.

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